Il suo sottotitolo “sa boxi de sa cuscéntzia”, offre le coordinate per accedere rapidamente al cuore del messaggio. Il dialogo, sul filo del grottesco scava, incalzante, sino allo shock. Ma non è facile mascherare una coscienza avviluppata dall’egoismo e soffocata dalla paura. La provocazione sta nel sentirci tutti “Tatanu Crù” e fare esperienza, dolorosa ma liberante, dove non sono possibili aggiustamenti. È necessaria, indispensabile, una creazione nuova. Una vera presa di coscienza. Una commedia che, seppure ogni tanto strappi una risata, alla fine insiste su punti di seria riflessione.