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Angiulu Nieddu

di Ottavio Altea

Un emigrato torna al suo paese dopo una vita trascorsa in terre lontane. Ha risolto i suoi problemi economici ma, come spesso accade, si accorge di aver pagato un prezzo troppo alto. È ormai solo, disperatamente solo e vive in una profonda dicotomia. Ha però il coraggio di cercare le sue radici.
È un compito troppo gravoso per lui ma, fortunatamente, incontra nel paese, che già non è più il “suo”, chi si occupa della sua vicenda. Alcune persone che vivono ai margini di un mondo che cambia, gli tendono la mano. Ed è con l’aiuto di queste mani amiche che può ricostruire i suoi ricordi e, con essi, ritrovare la propria identità.
Ancora una volta il linguaggio semplice degli umili si rivela idoneo a tradurre, sulla scena, le forti tensioni interiori addolcendone l’impatto e rendendo l’Opera godibile.
L’azione divertente è assicurata dal recupero di personaggi caratteristici e di espressioni dialettali incisive.

Galleria Fotografica

Scene da Angiulu Nieddu
Scene da Angiulu Nieddu
Scene da Angiulu Nieddu
Scene da Angiulu Nieddu
Scene da Angiulu Nieddu
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